La visita posturale è un esame che si prescrivere per individuare eventuali disfunzioni nella postura, nel modo di camminare o di sedersi. L’obiettivo è quello di evitare problematiche anche serie che possono impattare sulla qualità della vita di una persona.
Se sei un posturologo, un osteopata, un podologo, medico ortopedico, fisiatra, fisioterapista o disponi di un centro estetico in cui aprire una zona dedicata a questo tipo di test, allora questo articolo fa al caso tuo.
In questa sede approfondiremo tutti gli esami che vengono effettuati durante la visita della postura. Quindi vedremo le tecnologie professionali impiegate.
Continua a leggere.
- A cosa serve la visita posturale
- In cosa consiste la visita posturale
- Esame statico
- Esame dinamico
- Quali sono i macchinari impiegati per la visita posturologica
A cosa serve la visita posturale?
La posturologia è una branca della medicina complementare che indaga sul funzionamento del sistema posturale. Studia poi in che modo la postura influisce sull’insorgenza di patologie legate a una postura scorretta. Il sistema posturale infatti è costituito a sua volta da una serie di sistemi:
- Visivo;
- Podalico;
- Vestibolare;
- Stomatognatico;
- Muscolo scheletrico.
Generalmente si consiglia un esame posturale nel momento in cui il paziente lamenta dolori e fastidi, tra cui ricordiamo:
- Mal di schiena;
- Artrosi;
- Sciatica;
- Piede piatto;
- Acufeni;
- Labirintite;
- Lombalgia;
- Scoliosi;
- Disturbi della colonna vertebrale;
- Paramorfismi e dismorfismi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Una scorretta postura non impatta soltanto sul sistema muscolo scheletrico. Come anticipato infatti influisce anche su altre parti del corpo provocando vertigini, mal di testa e disturbi dentali. Se un paziente soffre di bruxismo, il disturbo potrebbe essere causato da una disfunzione primaria.
Visto l’esteso coinvolgimento del sistema posturale negli altri sistemi anatomici possiamo dire che una corretta postura è fondamentale per vivere bene. Riconoscere un errato atteggiamento posturale è un passaggio obbligato che conduce inevitabilmente a una visita posturale e a chi la fa.
Il posturologo, una figura che conosce a fondo l’intero Sistema Tonico Posturale, andrà alla ricerca delle possibili cause del dolore seguendo una procedura scrupolosa. Vuoi sapere in cosa consiste l’esame? Te ne parliamo nel prossimo paragrafo.
In cosa consiste la visita posturale?
Per prima cosa il medico specialista effettua un’approfondita anamnesi del paziente il quale, rispondendo a specifiche domande, fornirà:
- il quadro sintomatologico;
- le abitudini motorie, lavorative ed eventualmente sportive;
- i trattamenti terapeutici precedenti;
- lo stato psicologico, se soffre di ansia o stress.
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie per l’anamnesi iniziale si procede con la visita vera e propria. Si osserva il paziente sui tre piani dello spazio, frontale, sagittale e orizzontale e si procede in due fasi:
- Analisi statica;
- Analisi dinamica.
Esame statico
Nella prima fase della visita, il medico osserva il paziente individuando eventuali variazioni di posizione rispetto a un modello ideale. Vengono perciò registrati:
- la posizione della testa e delle scapole;
- l’altezza delle creste iliache;
- se c’è presenza di varismo e valgismo degli arti inferiori;
- l’appoggio plantare e il carico sui piedi;
- il tono muscolare;
- asimmetrie e rotazioni dei segmenti scheletrici.
Per verificare allineamenti tra i diversi punti del corpo viene effettuato un importante test chiamato Test della verticale di Barré. Consiste in un filo a piombo su una linea virtuale perpendicolare al pavimento utilizzata come riferimento. L’obiettivo è quello di valutare il rapporto di equilibrio tra i punti di repere corporei.
Il paziente è in piedi e immobile, con le braccia lungo il corpo e lo sguardo rivolto davanti a sé. In questo modo è possibile tracciare una linea verticale che passa sui diversi punti:
- Occipite;
- C7
- L3;
- Linea interglutea;
- Metà della distanza intermalleolare.
Se questi punti non sono allineati si parla di sindrome ascendente, discendente, mista o disarmonica, a seconda dello squilibrio posturale.
Esame dinamico
Durante l’esame clinico posturale si passa poi ai test dinamici che consentono allo specialista di analizzare il tono muscolare e i vari distretti corporei. L’esame si compone di tre test principali:
- di Romberg: costituito a sua volta da tre fasi, il test evidenzia eventuali squilibri posturali del soggetto in condizioni di non controllo della vista. In altre parole, il medico valuta il modo di camminare del paziente mentre guarda un obiettivo o a occhi chiusi;
- dei rotatori dell’anca: durante l’esame, il soggetto è rilassato e disteso, con le braccia disposte ai lati del corpo, mentre guarda il soffitto. Il medico effettua delle operazioni sui talloni del paziente per verificare la sua percezione della resistenza del tono dei muscoli del piede alla rotazione imposta;
- di Bassani (test dei pollici montanti): in questo caso il paziente è in piedi, piegato e con le braccia dritte verso i piedi. Il medico è alle sue spalle mentre imprime i pollici sulla schiena del paziente su entrambi i lati di L4. L’esame serve a identificare una disfunzione tonica sulla colonna vertebrale.
Questi test sono però operatore dipendenti, vale a dire che i risultati dipendono dal medico che li effettua. Pertanto potrebbero variare da esame a esame. Ecco perché è necessario integrarli a test approfonditi come quelli baropodometrici e altri che comportano l’uso di tecnologie all’avanguardia.
Vuoi sapere quali sono i macchinari impiegati durante la visita della postura? Continua a leggere per scoprirlo.
Quali sono i macchinari impiegati per la visita posturologica?
Ci sono molteplici strumenti tecnologici di ultima generazione che vengono utilizzati per completare l’esame della postura. Vediamo quali sono in base ai test effettuati:
- Spinometria: è uno screening effettuato attraverso un sistema avanzato che consente di ottenere una visione tridimensionale e anatomica della colonna vertebrale. Si ottiene così una ricostruzione virtuale in 3D della colonna vertebrale senza esporsi ai raggi X;
- Baropodometria: l’esame baropodometrico studia le pressioni esercitate dal piede durante la camminata. Si utilizza una pedana baropodometrica costituita da migliaia di piccoli sensori che rilasciano un’impronta virtuale;
- Stabilometria: attraverso la pedana stabilometrica è possibile valutare le strategie posturali utilizzate dal paziente per mantenere l’equilibrio. Il soggetto viene infatti posto sulla pedana facendolo spostare per diversi secondi a occhi aperti e poi chiusi;
- Esame Podoscopico: si utilizza un podoscopio, cioè uno strumento che consente di valutare l’appoggio plantare del paziente. Anche in questo caso l’obiettivo è studiare l’impronta plantare e ottenere altre informazioni relative al retropiede e all’atteggiamento delle dita;
- Podogramma: è una tecnica che studia l’impronta dei piedi attraverso l’uso di un podografo. Il soggetto poggia uno o entrambi i piedi sul sistema (un foglio di carta copiativa in carbone oppure un dispositivo che rilascia inchiostro sulla carta per ottenere l’impronta del piede);
- Cervical Test: è un sistema a caschetto elettronico digitale. Verifica la simmetria e la normale escursione che il capo del paziente può eseguire.
Come vedi sono molteplici i macchinari e gli strumenti che completano la visita posturale. Grazie alla competenza del professionista e alla efficienza dei macchinari è possibile dare al paziente soluzioni efficaci e durature.
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